REALE E VIRTUALE, DLC#1: Black Mirror e le realtà virtuali, dallo schermo alla mente

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di Simone Labricciosa

Trattando di realtà virtuale nei media contemporanei, approfondendo il panorama della serialità televisiva, è impossibile non tornare su Black Mirror. Recensendo  la terza stagione e analizzando la season finale, “Hated in the Nation”, abbiamo già avuto modo di notare come la serie sfondi “la barriera reale/virtuale”; è significativo che ciò sia stato affermato a proposito dell’elemento meno fantascientifico di un episodio che già di suo non ha nulla a che fare con dispositivi VR, ovvero i social media (e le relative implicazioni nel mondo “reale”). Ciò non circoscrive il tema del rapporto tra l’umano e il virtuale a un episodio, ma dimostra come sia insito persino nei riflessi più attuali (e perciò più inquietanti) della serie. Quelli più avveniristici non sono da meno: vedremo come si relazionano tra loro, e quali rapporti hanno con tecnologie correnti e futuribili fin dal pilota della prima stagione. Continua a leggere

Serial Night: Al Kinodromo 20 racconti sulle serie TV

di Pasquale Severino

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La serialità televisiva è ossatura fondante della nostra cultura, una cultura convergente, transmediale, come delineato nel pensiero di Jenkins. La nuova e pregnante potenza espressiva che le serie hanno dimostrato di poter recare con sé ha spianato la strada alla terza Golden Age che stiamo vivendo, ha agevolato quel gran traslare di autori, capitali, volti noti, dal grande al piccolo schermo, fino all’impero Netflix, dove cambia il modo di fruire ma soprattutto di concepire il serial, verso nuovi e inesplorati ipertersti. Continua a leggere

The Day Will Come When You Won’t Be; TWD e il disfacimento atmosferico

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di Pasquale Severino

La serialità e il suo lungo termine, prima che di storie, risultano in un certo senso un proficuo crogiolo di atmosfere, di fidelizzanti rose di (in)certezze e dinamiche che si fanno dapprima familiari, infine in grado di imbrigliarci ad un universo finzionale mentre impariamo a conoscerne i singoli caratteri, il cui vissuto si fa emblematico sullo schermo, fra gesta e zenit drammatici di cui avere memoria, e il continuo profilarsi all’orizzonte di ciò che ancora ci aspetta, a prescindere che si tratti di conferme, smentite, alle volte veri e propri punti di rottura. Continua a leggere

Roanoke: il ritorno di American Horror Story, tra realtà e finzione

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di Simone Labricciosa
Dopo mesi di segretezza intervallati solamente da brevi ed enigmatici teaser, il mistero è finalmente svelato: Roanoke è la sesta stagione di American Horror Story, e sembra portare con sé inevitabili richiami al passato, ma soprattutto molte innovazioni.

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Cambio di stagione; Bloodline 2 di 2

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di Pasquale Severino

Bloodline ci ha mostrato nel corso della sua season one, un desueto e stratificato focolare narrativo, quello della famiglia Rayburn, radicato nelle sabbie dorate delle Florida Keys, fino a profondità dai toni rosso sangue, attorniato da un’idilliaca apparenza di cui abbiamo osservato il progressivo creparsi, una volta costretta a fare i conti col fantasma dei natali passati, il suo primogenito Danny. Oggi parliamo della seconda parte di questo ansiogeno dramma, in attesa della terza e ultima stagione.

We’re not bad people, but we did a bad thing

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Cambio di stagione; Bloodline 1 di 2

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di Pasquale Severino

Non è un uomo a scegliersi la propria famiglia, è semmai la famiglia a definire in larga parte ciò che l’uomo diverrà, in quegli anni dove il carattere e la persona sono un continuo farsi e disfarsi, dove nascono e si profilano nelle tenebre dell’animo, mostri che nostro malgrado ci accompagneranno fino alla fine dei nostri giorni, scheletri pronti a socchiudere le ante dell’armadio e sussurrarci terribili verità alle quali è impossibile non prestare orecchio. Bloodline, uno degli ultimi successi di pubblico e critica di casa Netflix, parla di questo, di questo e molto altro.

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Wild Wild Westworld; un giro dove tutto è concesso

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di Pasquale Severino

 È finalmente fra noi il nuovo serial HBO, dove la fantascienza strizza l’occhio al western, dov’è la morale la vera dea bendata; e in un pilota sicuro della sua potenza espressiva, della sua magnificenza visuale, getta le basi di quest’epopea postmoderna,  la quale vanta fra le sue fila attoriali veri e propri mostri sacri, a partire da Anthony Hopkins fino ad Ed Harris, e con il Trono agli sgoccioli, si prepara a sobbarcarsi l’ingrato compito di divenire nuovo titolo di punta dell’emittente.

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Uno per tutti, tutti per otto; Sense8 e la rivoluzione empatica

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di Pasquale Severino

Terminate da pochi giorni  a Malta le riprese della seconda stagione del prodotto Netflix, le quali hanno visto avvicendarsi location come San Paolo, la sopracitata isola del Mediterraneo e la nostra splendida Amalfi; proponiamo qui un focus sulla peculiare serie dei fratelli Wachowsky, prodotto bello da vedere quanto arduo da metabolizzare, e sulla sua resa a lungo termine. Continua a leggere

Emmy 2016; tirando le somme

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di Pasquale Severino

Cala anche quest’anno il sipario sulla più rilevante e satinata Kermesse televisiva del Globo: I Primetime Emmy Awards. Il Microsoft Theatre di Los Angeles si spegne, in quel distretto fra  Sunset e Whilshire Boulevard che parecchio cinema chiama casa, dopo una notte di stelle trionfi e omaggi alla galassia del piccolo schermo, fra conferme e smentite, fra serial ormai pianeti mastodontici, circondati da prodotti satellite, e imprevedibili quanto accattivanti meteore, pronte a sconvolgere l’equilibrio del panorama televisivo (basti pensare a Stranger Things e a parte dei suoi adorabili protagonisti esibitisi nel preshow della manifestazione, sulle note di Uptown Funk ). Continua a leggere

“Impossibility is a kiss away from reality”. Sense8 e l’epopea dei supereroi ai margini del mondo

di Stefano Monti

Approdata su Netflix il 5 giugno 2015 e disponibile in Italia dal 22 ottobre insieme all’arrivo della piattaforma, seguita solo durante i mesi estivi da più di un milione di spettatori e, secondo quanto riportato da Variety (http://variety.com/2015/digital/news/netflix-sense8-piracy-wachowskis-1201514526/ ), scaricata illegalmente più di mezzo milione di volte, la prima serie scritta e diretta da Andy e Lana Wachoswki – in collaborazione con J. Michael Straczynski e altri membri della loro squadra, come Tom Tykwer (sceneggiatore di ‘Cloud Atlas’) e John Toll (direttore della fotografia sui set di ‘Cloud Atlas’ e ‘Jupiter Ascending’) – ‘Sense8’ si è presentata al pubblico come un fuoco d’artificio, trasformandosi nel giro di pochissimi giorni in un fenomeno mediatico fin troppo succulento.

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Aspettando Media Mutations

Per chi se lo fosse perso e per tutti coloro che sono stati presenti, ricordiamo l’ultimo e imperdibile appuntamento del ciclo di incontri Aspettando Media Mutations, in occasione del quale verrà presentata la collana Narrazioni seriali, edita presso la casa editrice Mimesis, che rappresenta un approfondimento imprescindibile per tutti gli studiosi e gli appassionati delle nuove tendenze seriali. In questa importante occasione, verrà infatti offerta l’opportunità di incontrare Valentina Re, Chiara Checcaglini e Federico Boni, che parleranno delle loro ultime pubblicazioni in seno al progetto.

L’incontro, curato dai docenti Veronica Innocenti e Paolo Noto, è ad ingresso libero e si terrà presso il Salone Marescotti alle ore 17:00.

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Violenza e media, settima declinazione. Attraverso lo specchio nero: il macabro riflesso dei nuovi media

di Giovanni Timpano

Viviamo in una società dominata dai mezzi di comunicazione, non c’è dubbio. L’informazione, l’intrattenimento, la cultura, ma anche la violenza, la cronaca e, in fondo, la stessa storia contemporanea sembrano non poter più prescindere dall’essere riproposti sui nostri schermi. Black Mirror è una serie televisiva britannica, trasmessa su Channel 4 a partire dal 2011 e su Sky Cinema 1 in Italia, che mette in scena un universo distopico in cui si è giunti ad un’assoluta normalizzazione di inquietanti e futuristici scenari mediatici. L’episodio speciale White Christmas, che attualmente conclude la serie, può essere considerato come lente di ingrandimento, al fine di condurre un’attenta analisi sull’effettivo ruolo ricoperto dai media all’interno di una realtà che non rappresenta più soltanto gli albori dell’estetica dell’estremo.

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Modern Family – L’esilarante commedia delle storie di tutti i giorni

di Stefano Monti

In onda dal 23 settembre 2009 sul network statunitense ABC e disponibile in Italia sul canale pubblico MTV (fatta esclusione la prima stagione, comprata inizialmente da Cielo), Modern Family, l’esilarante serie televisiva prodotta da Steven Levitan e Christopher Lloyd, vincitrice nel 2012 del Golden Globe per la ‘Miglior Serie Comedy o Musical’ e più volte nominata dall’American Film Institute tra i dieci migliori programmi dell’anno, ha da poco festeggiato il suo settimo compleanno, forte più che mai di ascolti e popolarità, tornando per l’occasione sugli schermi con una nuova, irresistibile stagione.

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Lena Dunham e la rivincita dell'”uno di noi”

di Stefano Monti

“Non sono quel tipo di ragazza”.

Si presenta così Lena Dunham: con la simpatia di una compagna di bevute, ma contraddistinta dall’ironia raffinata di una persona intelligente, priva di pregiudizi e ricca di stimoli. Personaggio centrale del jet-set internazionale, autrice riconosciuta e premiata dalle più rispettabili istituzioni artistiche, Lena Dunham è indiscutibilmente uno dei più grandi fenomeni mediatici del momento, ricercata da tutti e ammirata da un’intera schiera generazionale, dai tanti che in lei ritrovano un vero e proprio role-model a cui fare cieco e innamorato riferimento.

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Narcos: dal vangelo secondo Pablo

di Angelo Talarico

Ammettiamolo, i soldi spesi per l’abbonamento a Netflix ne valgono davvero la pena. Gli appassionati delle serie tv hanno finalmente trovato la loro “isola felice”: un microcosmo seriale fatto di prodotti di pregevole fattura, in continuo aggiornamento e con una vastissima gamma di scelta. In questo nuovo mondo, dove le leggi della spettatorialità hanno subito un significativo cambiamento, non può non saltare all’occhio una serie come Narcos.

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La rinascita della serie antologica nella nuova età dell’oro della televisione

di Francesca Mottola

Con l’arrivo della seconda stagione della serie-evento prodotta dai fratelli Coen Fargo, il piccolo schermo conferma la propria (ritrovata) passione per la serialità antologica. Il formato, che ha vissuto una prima stagione fortunata durante la prima Golden Age televisiva degli anni Cinquanta e Sessanta, è tornato di recente in auge, in seguito all’egemonia decennale della lunga serialità.

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“All Monsters are Human”: il cannibalismo stilistico di Ryan Murphy

di Stefano Monti

Nell’epoca dell’opinionismo social dilagante sugli schermi degli smartphone, nel discorso sulla serialità televisiva c’è un nome, da una parte istigatore di reazioni rabbiose, dall’altra occasione per una forma quasi malata d’idolatria, che puntualmente accende la miccia di un’animata discussione. Pur essendo riconosciuto da tutti come imprescindibile, il dibattito non conosce tregua, continuando negli anni a rigenerare la polemica a cui sembra condannato. È uno dei casi mediatici più interessanti degli ultimi anni, il padre di alcune tra le esperienze più sperimentali e crudeli del panorama televisivo, politicamente scorretto e irresistibile. Per chi non fosse stato abbastanza attento, è l’inarrestabile, seducente caso di Ryan Murphy.

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Serie TV e Web Series – Una collaborazione in prestito

di Gabriele Pasca

Analizzando l’evoluzione della serialità, soprattutto in tempi recenti, non si può non notare come grandi registi e grandi personalità del mondo del cinema si siano cimentati in un approccio episodico, tipicamente televisivo, ponendo così le basi di quella che ora è propriamente la serialità televisiva dalle caratteristiche perlopiù cinematografiche.
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Serie TV e Web Series – Un viaggio attraverso un mondo in continua espansione

di Gabriele Pasca e Federica Giacomini

Il mondo televisivo è ormai sconvolto dall’entrata prepotente nelle nostre case, nei nostri televisori e, soprattutto, nei nostri computer di una nuova frontiera dell’intrattenimento: un nuovo tipo di serialità. Continua a leggere

The brain/movie problem – Evento La Soffitta

Oggi pomeriggio, martedì 26/03, ore 17
Salone Marescotti, Dipartimento delle Arti, via Barberia 4, Bologna

The brain/movie problem: le neuroscienze cognitive e gli studi sul film.
Conferenza di Vittorio Gallese (Università di Parma) e Michele Guerra (Università di Parma)

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