di Simone Labricciosa
Trattando di realtà virtuale nei media contemporanei, approfondendo il panorama della serialità televisiva, è impossibile non tornare su Black Mirror. Recensendo la terza stagione e analizzando la season finale, “Hated in the Nation”, abbiamo già avuto modo di notare come la serie sfondi “la barriera reale/virtuale”; è significativo che ciò sia stato affermato a proposito dell’elemento meno fantascientifico di un episodio che già di suo non ha nulla a che fare con dispositivi VR, ovvero i social media (e le relative implicazioni nel mondo “reale”). Ciò non circoscrive il tema del rapporto tra l’umano e il virtuale a un episodio, ma dimostra come sia insito persino nei riflessi più attuali (e perciò più inquietanti) della serie. Quelli più avveniristici non sono da meno: vedremo come si relazionano tra loro, e quali rapporti hanno con tecnologie correnti e futuribili fin dal pilota della prima stagione. Continua a leggere